Una volta passò da loro un redattore di Radio Alice di Bologna, radio libera del movimento. Ce n’erano molte allora e a Milano era nata Radio Popolare, che Anita seguiva con passione.
Anni dopo si ricordò di lui quando vide al cinema Lavorare con lentezza di Guido Chiesa. I fatti che avevano ispirato il film erano avvenuti a Bologna nel 1977. La mattina dell’11 marzo i carabinieri avevano attaccato gli studenti all’università, uccidendo un ragazzo di venticinque anni, mentre cercava di sfuggire alla carica.
I ragazzi erano scesi in piazza per protestare. Nel film si vedeva formarsi un immenso corteo. Mentre risuonavano le note di Casta Diva, i giovani sfilavano, i volti come trasfigurati.
Quella sera stessa la polizia aveva fatto irruzione con le armi spianate nella sede di Radio Alice. I due redattori presenti, rimasti per proteggere le apparecchiature, avevano trasmesso in diretta tutte le fasi dell’aggressione, prima di venire arrestati insieme con gli altri tre ragazzi presenti. Portati in questura, erano stati pestati a sangue, poi rinchiusi in carcere per alcuni mesi e rilasciati sotto libertà condizionata. Il processo fu tenuto sette anni dopo, e li scagionò completamente.
